Stavolta si tratta del famoso Abenomics e delle sue ripercussioni a livello politico. Sappiamo tutti che il programma economico del Giappone si basa su tre elementi differenti, le famose tre frecce (investimenti, bond e yen)ma è altresì innegabile che per attuare riforme profonde come quelle che servono a Tokyo, il perno principale è la solidità politica. Un elemento che al momento Shinzo Abe possiede solo a metà. Il 23 giugno la sua corrente ha continuato a rafforzarsi con le elezioni per l’assemblea metropolitana della capitale,ma al contempo si è registrata una notevole affermazione della corrente comunista, ovviamente contraria alle mosse da molti giudicate azzardate, del Primo ministro. In questo caso, infatti, Abe ha dovuto allearsi con il New Komeito per poter ottenere 82 seggi su 127. Il margine al momento risulta ancora ampio e ciò gli permette di guardare alle elezioni per il rinnovo della Camera Alta che si terranno a luglio con maggior serenità.
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August 2014
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